“Ne ho amata una per anni altre solo per un attimo ma dimmi in fondo che differenza ci sta nel battito”
Ernia, Neve.
Credo sia una frase che mi rappresenti molto, in diversi sensi e penso sia giusto riflettere un attimo.
Ogni volta che mi innamoro e credo di amare una persona me ne accorgo da un segnale inconfondibile, il battito.
La sensazione è molto strana e particolare perciò non credo che sarò in grado di descriverlo in maniera approfondita e chiara ma ci proverò.
Quando sono innamorato di una persona lo capisco subito, il mio cuore inizia ad impazzire, perde qualsiasi ritmo trovato in precedenza e come me, inizia ad agitarsi. Il battito è irregolare ed ogni secondo il cuore batte più forte e poi sempre più piano come se non capisse cosa stia succedendo. Questa suddetta persona potrebbe fare anche la cosa più stupida o banale del mondo ed il mio battito sarebbe incontrollabile, batterebbe così forte che forse pure lei lo sentirebbe e poi, tutto di un tratto cesserebbe quasi e ripeterebbe questa sequenza un milione di volte.
Forse è vero il detto ” al cuor non si comanda”, non importa chi sia la persona ma se il cuore capisce che è lei quella da amare, allora lo fa notare, in qualunque modo possibile.
Il tempo
In fondo non importa per quanto amerò una ragazza, l’importante è che lo avrò fatto davvero, senza scuse o bugie. Per questo è essenziale che dia tutto l’amore possibile qualunque sia il lasso di tempo, senza sconti. Questo secondo me è amare, non fossilizziamoci sempre sul tempo, certo è importante ma non è l’unica cosa che conta. Non posso pensare di passare la mia vita con una persona ed amarla per un solo giorno.
Per questo principio credo che amare sia una delle azioni più libere di questo mondo e forse sarebbe una delle poche cose di cui non potrei fare a meno. Se è un sentimento vero, dura per sempre mentre se così non è, fa presto a finire e marcire.
Nulla è più bello e più urgente che amare, volersi bene e farlo con costanza e regalare un po’ di quello che si è agli altri.
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