Quando esco di casa tendo a dimenticare sempre qualcosa, una volta dimentico il telefono, un’altra volta il portafoglio o peggio le chiavi di casa. C’è una cosa però che se la dimenticassi non potrei lasciar perdere ed uscire lo stesso, perché ormai è indispensabile: la mascherina.
Prima pensavo che la cosa che avrei avuto sempre con me fosse il telefono mentre ora sono sicuro sia la mascherina. In giro se ne vedono di tutti i tipi, con diverse fantasie e colori. Ci sono quelle chirurgiche, quelle di stoffa lavabili e quelle improvvisate con un passa montagna o una sciarpa.
La mascherina è un po’ come una barriera, impedisce la trasmissione per via orale della maggior parte dei microrganismi. Inoltre nasconde la bocca, che a parer mio è una parte essenziale di noi. Usiamo la bocca per comunicare in qualsiasi momento, una risata, una smorfia o anche un semplice sorriso. Queste piccolezze sono tutte nascoste sotto le mascherine.
Come sempre bisogna riuscire ad adattarsi, per esempio mi capita ogni giorno di più di guardare subito negli occhi le persone. Li osservo attentamente credetemi perché se prima ho detto che la bocca è una parte del corpo essenziale per noi, allora gli occhi sono una delle poche cose che contano. E’ vero quando si dice che gli occhi non sanno mentire perché sono per filo e per segno il riflesso di tutto ciò che sta dentro di noi. Tutte le emozioni e le paure sono sempre più visibili perché ci si concentra solo ed esclusivamente su quelle due “sfere di cristallo”.
Il mondo cambia costantemente
Oggi indossiamo delle mascherine e chissà domani. Di questi tempi, così duri e difficili ritengo sia più semplice parlare di cose leggere come quelle scritte qui sopra. Di questi tempi così duri e difficili, credo che indossare una mascherina sia la cosa più semplice e naturale da fare e non sopporto le persone che si lamentano. Credo che la soluzione, mio caro Presidente Conte, sia di inventarsi un bonus mascherina o qualcosa di simile, perché in questa Italia qualsiasi cosa viene fatta seguendo, alla cieca, il “dio Denaro”.